Trichaptum biforme (Fr.) Ryvarden

Descrizione. Carpofori sessili, di forma quasi petaloide, spesso sovrapposti uno sull'altro ed anche fusi di lato, piu' di rado isolati. La consistenza e' elastica, fibrosa, i bordi sottili.
La superficie sterile e' zonata, tomentosa, bruno-verdastra. L' imenoforo e' poroide, biancastro, di tipo labirintiforme, ossia con pori irregolari, angolosi, sinuosi.
In sezione la carne e' sottile (3-4 mm), fibrosa, biancastra, di odore terroso.
Sulla base dei caratteri macroscopici la determinazione e' stata effettuata da Marco Facchini (Aphyllo) e poi confermata da microscopia.
Sporata bianca.

Microscopia:
Presenza nel filo lamellare di cheilocistidi cilindracei con gli apici muricati da sostanze minerali rifrangenti.
Spore da sporata ialine, lisce, non amiloidi in Melzer, la maggior parte di esse hanno forma cilindrica con apicolo non molto evidente, misure rilevate 4.26-5.10 x 1,71-2.10 µm (la misura rilevata della lunghezza sporale e' risultata un po' inferiore o appena sovrapponibile al valore minimo previsto).

Habitat: bosco di leccio (Quercus ilex), con crescita in numerosi esemplari su ramo di leccio presente a terra.

Ritrovamento in provincia di Oristano.

Non commestibile.