Cappello 3-6 cm, campanulato, poi appianato con largo umbone. Cuticola liscia, igrofana, bruno-rossastra a tempo umido, decolorata ad ocraceo chiaro essiccando; margine fibrilloso, spesso striato, con tracce di velo biancastro.
Lamelle subspaziate, adnate, talvolta un po' ventricose, di colore argilla pallido, infine bruno fulve, con filo biancastro e finemente dentellato.
Gambo lungo 7-9 cm, largo 1-1.5 cm, subcilindrico, slanciato, tipicamente radicante e fusiforme, attenuato verso la base ed un po' ricurvo, sodo, biancastro, striato in alto da qualche fibrillosita' longitudinale piu' scura, con qualche traccia di velo.
Carne soda, fibrosa nel gambo, biancastra, ocra-chiara in sezione, odore leggermente rafanoide, sapore amarognolo.
Sporata ocraceo-rugginosa in massa.
Microscopia:
Spore ellissoidali, subamigdaliformi, finemente verrucose, misure rilevate 7.5-9.5 (10.00) x 5-6 micron.
Filo lamellare formato da: 1) basidi claviformi in prevalenza tetrasporici, e da 2) ife claviformi o cilindracee, ialine, definite come cellule marginali. Giunti a fibbia presenti.
Note. La specie appartiene al sottogenere Hydrocybe. Nell'ambito di questo sottogenere, le specie con gambo fusiforme, attenuato, radicante e crescita non cespitosa appartengono alla sezione Duracini. Si tratta di un gruppo omogeneo, molto probabilmente una specie collettiva, che comprende tra gli altri Cortinarius rigens (Pers.) Fr. (ndr. considerato ad oggi nome corrente e prioritario) e Cortinarius candelaris Fries (= Cortinarius spisnii Consiglio, D. Antonini & M. Antonini). Fra i Duracini piu' agevolmente identificabile, almeno per la crescita cespitosa, c'e' Cortinarius damascenus Fries.
Habitat: bosco misto (Quercus ilex, Pinus pinaster), in pochi esemplari, in autunno.
Ritrovamento in provincia di Cagliari.
Non commestibile.
