Lepiota pseudohelveola var. sabulosa M. Bon
Cappello di piccole dimensioni, diametro 2-3 cm.,da umbonato a pił disteso e rivestito da squame brunastre su fondo rosastro.
Lamelle bianche, fitte, libere al gambo, formanti un piccolo collarium.
Gambo cilindrico, biancastro, munito di un piccolo anello cortiniforme-submembranaceo, brunastro.
Odore non ben definibile, di tipo erbaceo-subaromatico.
Sporata bianca.
Esame micro:
spore lisce, di forma ovoide-ellissoidale, parete relativamente sottile, prive di poro germinativo, misure rilevate comprese tra 7.61-8.67 x 3.91-4.59 micron;
cheilocistidi presenti, da fusiformi a subfusiformi/sublageniformi, misure rilevate 32.07-33.24 x 8.36-10.25 micron;
basidi banali, subclaviformi, 2-4 sporici, pił piccoli dei cheilocistidi, misura media 26.63 x 7.63 micron;
osservata la presenza di giunzioni a fibbia nei tessuti.
Caratteristico lo studio della pileipellis che ha mostrato uno strato superficiale di peli molto lunghi, settati e ad apice ottuso, sormontanti uno strato basale di ife pił corte di morfologia imeniforme.
Crescita subgregaria di 6-7 carpofori in habitat costituito da terreno sciolto, sabbioso con presenza di essenze varie ed arbusti bassi della macchia mediterranea.
Su campo la prima impressione era stata per Tricholoma cingulatum sia per la presenza dell'anello che per il tipo di desquamazione cuticolare ricordante appunto quella di certi tricholoma della stirpe scaplturatum: le piccole dimensioni dei carpofori, la mancanza del partner specifico (salice), nonchč l'esame micro hanno allontanato del tutto questa ipotesi.
Si tratta di specie velenosa (sindrome parafalloidea).
Ritrovamento avvenuto in provincia di Cagliari, a 600-800 m. di distanza da una nota localitą di balneazione, in periodo autunnale.
Foto e micro di Salvatore Inzaina.
Determinazione con studio eseguito sia su fresco che su essiccato in collaborazione con Vincenzo Migliozzi.