Leucopaxillus paradoxus (Costantin & L.M. Dufour) Boursier
Descrizione. Cappello carnoso, a lungo convesso, 5-10 cm il diametro, cuticola asciutta, non igrofana, liscia, poi più o meno screpolata con la maturazione, di colore bianco bianco-crema, bordo involuto e brevemente costolato.
Lamelle discretamente fitte, biancastre, strette e lungamente decorrenti sul gambo, filo lamellare un pò dentellato.
Gambo robusto, cilindrico, talvolta un pò eccentrico ed incurvato, dilatato verso la base, subliscio, biancastro e ben infisso nel terreno.
Carne compatta, biancastra, immutabile, inodore ed insapore.
Sporata bianca.
Microscopia:
Spore ellissoidali, ialine, fortemente verrucose ed amiloidi in Melzer, misure rilevate 7.01-7.84 x 4.10-5.15 µm.
Filo lamellare fertile formato da basidi subclaviformi tri-tetrasporici. Cheilocistidi assenti.
Note. Come detto, Leucopaxillus paradoxus è specie inodore ed insapore per cui nell'ambito del Genere si distingue abbastanza agevolmente da altri Leucopaxillus somiglianti.
Maggior attenzione invece è necessaria per la differenziazione con alcune Clitocybe bianche tossiche di grandi dimensioni: queste ultime hanno cuticola igrofana, pruinosa, glassata, spore lisce, non amiloidi.
Habitat: lecceta (Quercus ilex) , a piccoli gruppi nel periodo autunnale.
Ritrovamento in provincia di Carbonia-Iglesias.
Commestibile dopo cottura.