Russula fragilis (Pers.: Fr.) Fries

Dimensioni medio-piccole,4-6.5 cm.,cuticola brillante nei giovani basidiomi, color porpora-vinoso con centro per lo piu' nerastro o talvolta tendente a parziale decolorazione ocra brunastro. Lamelle fitte, fragili, biancastre, margine finemente denticolato specialmente nei carpofori maturi. Gambo cilindrico biancastro, appena imbrunente verso la base a tratti o alla manipolazione. Carne bianca, appena imbrunente alla sezione; odore caratteristico fruttato caramellato; sapore fortemente piccante nelle lamelle e acredine persistente anche a distanza di diversi minuti dall'assaggio.
Macroreazioni : rosato debole al solfato ferroso; rosato brunastro al fenolo; al guaico subnullo,tardivamente -4 min- brunastro.
Sporata biancastra, netta tonalita' crema viene assunta dalle sporate conservate nell'erbario personale.
Spore in melzer subovoidi, verrucose, con verruche alte fino a 1-1.2 micron ad apice ottuso, vagamente crestato-connesse, formanti un reticolo spesso a maglie chiuse. Le misure in due raccolte distinte son risultate le seguenti : 1)7.80-8.98 x 7,00-7.63 micron; 2) 7.10-8.42 x 6.39-7.48 micron.
Epicute in entrambe le raccolte sovrapponibile: peli gracili, sottili ; dermatocistidi numerosi,plurisettati, ben evidenti per contenuto molto rifrangente, di morfologia molto variabile da cilindrico-clavato a nettamente clavato con larghezza rilevata all'apice fino a 12.5 micron.
Confondibile con R atropurpurea, ho optato convintamente per R. fragilis proprio in virtu' della suddetta variabilita' morfologica dei dermatocistidi nonche' per la spiccata acredine della carne.
Non commestibile, puo' risultare tossica: sindrome gastrointestinale.
Ritrovamento in prov. di Cagliari, habitat costituito da Q. ilex e radi Pinus pinaster.









sporata nel fresco


sporata crema in erbario










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