Amanita strobiliformis (Paulet ex Vittad.) Bertill.
Sinonimi: (da Index Fungorum)
Descrizione:
Cappello 6-11 cm, carnoso, convesso, infine appianato, margine intero; cuticola opaca, subliscia, grigiastra, grigiastro-pallida, fioccosita' biancastre son presenti verso l'orlo del cappello.
Lamelle fitte, larghe, un po' ventricose, bianco-crema, filo concolore.
Gambo biancastro, robusto, bulboso, fittonante; anello bianco, cremoso e fragile, facilmente assente.
Volva biancastra, aderente, dissociata in cercini sovrapposti.
Carne bianca immutabile, odore leggero ma nettamente terroso o di muffa.
Sporata bianca in massa.
Microscopia:
Spore 9.69-11.16 (12.28) x 6.97-7.70 (8.12) micron, ellissoidali, lisce, ialine, a contenuto vacuoliforme, amilodi in Melzer.
Basidi 44-55 x 11-13 micron, claviformi, tetrasporici.
Il velo generale e' formato in prevalenza da sferociti e da cellule ovaliformi o anche piriformi, piu' rare le ife filamentose: gli sferociti son cellule tondeggianti ed hanno un diametro che arriva fino a 45 micron, le cellule ovaliformi e piriformi hanno una lunghezza media intorno ai 50-60 micron.
Non son state osservate giunzioni a fibbia nel sottoimenio, sporadicamente qualche giunto a fibbia e' stato osservato nello studio del velo generale.
Note. Amanita strobiliformis e' una amanita del subgenere Lepidella sez. Lepidella, di aspetto molto variabile sopratutto in relazione al modo di dissociazione del velo generale che in questo subgenere non e' sempre quello "canonico" e "quindi qualche piccola discrepanza la si puo' sempre osservare". Fatta questa doverosa premessa, si puo' dire che tra le varieta' e forme elencate nelle sinonimie quella verosimilmente piu' prossima, almeno per l'aspetto macroscopico e cromatico, e' Amanita strobiliformis var. brunneogrisea Neville & Poumarat.
Due specie abbastanza simili appartenenti alla medesima sezione sono Amanita boudieri Barla ed Amanita gracilior Bas & Honrubia: A. boudieri cresce nelle pinete litoranee, ha cuticola ricoperta da verruche piramidali biancastre e microscopicamente e' priva di giunti a fibbia nei tessuti (Contu); identicamente anche A. gracilior cresce nelle pinete litoranee ma e' solitamente di dimensioni piu' piccole e si caratterizza perche' in essa c'e' "una assenza totale di cercini e di strozzature sulla volva, volva che termina inoltre nettamente appuntita".
La determinazione e' stata effettuata in collaborazione con Gualberto Tiberi (Funghi e Micologia).
Habitat: carpofori crescenti molto interrati nel terreno sabbioso di un parco privato con presenza di olivo ed olivastro, non pini, isolati o in piccoli gruppi, in periodo tardo primaverile.
Ritrovamento in provincia di Cagliari.
Commestibilita' non verificata.